top of page
a cura di Lions Club Arezzo Chimera

Piste Ciclabili

a cura di Roberto Cecchi

Andare in bicicletta sulle piste ciclabili seguendo le regole.

Aria di primavera e vien voglia di una salutare ed ecologica passeggiata in bicicletta: come comportarsi? Ecco tutte le regole.

In effetti la bicicletta sta diventando scelta sempre più apprezzata: è un mezzo economico ed ecologico, permette di limitare l’uso della macchina e dei mezzi pubblici, oltre che di fare una passeggiata intorno casa con la famiglia nel fine-settimana. L’arrivo della primavera senz’altro incrementa il traffico su due ruote, ma ci sono delle regole ben precise da seguire, anche sulle piste ciclabili (oggi se ne contano circa 95.000 su tutto il territorio italiano).

Sono tre le tipologie di piste ciclabili, con regole in parte differenti

  • Piste ciclabili a uso esclusivo delle biciclette: vietata ai pedoni. Per i ciclisti c’è invece l’obbligo di utilizzarle e di non andare su strada.

  • Piste ciclabili contigue al marciapiede: in Italia esistono delle piste ciclabili che possono essere affiancate al transito pedonale, i due percorsi possono essere separati da un’aiuola o da un piccolo cordolo, ma potrebbero anche non essere divise e, in questo caso, si deve prestare maggiore attenzione ai pedoni. Ricordati di suonare il campanello con largo anticipo per non spaventare il pedone e non fargli fare movimenti bruschi che potrebbero farti perdere l’equilibrio.

  • Piste ciclabili promiscue: in questi percorsi la precedenza non spetta più al ciclista, ma al pedone. Il cartello che segna questa tipologia di pista ciclabile è simile al precedente, ma la linea bianca che divide la bicicletta e l’omino scompare. In questo caso, il ciclista deve prestare maggiore attenzione, percorrendo la pista ciclabile sempre mantenendo la destra. Qui, il pedone può anche fermarsi per fare una pausa o scambiare una chiacchiera, il Codice della Strada lo consente, per questo è buona abitudine far maggiore attenzione a tutti i pericoli che possono palesarsi.

Codice della Strada: cosa dice sulla circolazione dei ciclisti?

Secondo l’art.182 sulla regolamentazione della Circolazione dei velocipedi, i ciclisti devono marciare in un'unica fila e mai affiancati in un numero superiore a due, anche quando la circolazione lo consente. Unica eccezione per la circolazione dei minori di 10 anni che devono transitare alla destra dell’adulto. Vige inoltre l’obbligo di circolare sulle corsie ciclabili quando esistono, la violazione di tale norma prevede l’applicazione di una sanzione amministrativa dai 25 ai 100 euro.

Quindi ricordate: i ciclisti devono sempre utilizzare le piste ciclabili quando disponibili. Questo obbligo, previsto dal Codice della Strada, serve a garantire la sicurezza sia dei ciclisti che degli altri utenti della strada.

Secondo l'art. 182 sulla regolamentazione della Circolazione dei velocipedi, i ciclisti devono marciare in un'unica fila e mai affiancati in un numero superiore a due. I minori di 10 anni devono transitare sempre alla destra dell'adulto.

Esistono poi molte altre regole, spesso trascurate dal ciclista: una per tutte: il ciclista può percorrere una strada controsenso, rispetto al senso unico di marcia delle autovetture? In teoria ciò è possibile ma solo ed esclusivamente quando esiste una specifica segnalazione, inesistente ad Arezzo. Quindi da noi per una bicicletta andare contromano E’ VIETATO!

Per questa e tante altre regole, leggete (o scaricate) le slides dell’allegato pdf

Da una intervista ad Enrico Becattini, Resp. Direzione Infrastrutture Mobilità e Trasporto Pubblico - Regione Toscana

Nell’ambito delle politiche per la mobilità sostenibile, la Regione Toscana promuove l’implementazione delle infrastrutture ciclabili, incentiva l’uso della bicicletta, quale mobilità a basso impatto ambientale, organizza anche interventi su promozione, formazione e comunicazione. Previste risorse sia per interventi in ambito urbano che per gli itinerari regionali. Già utilizzati dal Piano Regionale Integrato Infrastrutture e Mobilità, fino a tutto il 2023, oltre 115 mln per 154 interventi; finanziati da risorse regionali, da programmazione comunitaria 14-20 e 21-27, programmazione nazionale FSC 14-20 e 21-27, PNRR e ulteriori fondi nazionali. Importanti finanziamenti per la realizzazione degli itinerari ciclabili regionali e nazionali sono previsti dal PNRR nell’ambito delle ciclovie turistiche di interesse nazionale che per la Toscana finanzia la Ciclovia Tirrenica e la Ciclovia del Sole, per un totale di 22,89 mln (17,435 mln per la prima e 5,455 mln per la seconda).

Per quanto riguarda la rete di interesse regionale, individua 12 itinerari: percorsi ciclabili lungo i fiumi, le antiche vie di pellegrinaggio, le città d’arte o i piccoli borghi è una delle modalità per sviluppare forme di turismo alternativo. 

La Ciclovia Tirrenica ha una lunghezza complessiva (asse principale e collegamenti intermodali con stazioni ferroviarie e porti commerciali) nel tratto toscano di circa 403 km. di cui 83,0 km esistenti o completati, 101,8 in corso di realizzazione e 142,2 in progettazione (dati aggiornati al 27/06/24). La Regione Toscana, in qualità di capofila come concordato con le Regioni Liguria e Lazio

La Ciclovia del Sole rappresenta una grande infrastruttura ciclopedonale, pensata per promuovere la mobilità sostenibile ed il cicloturismo; il tratto toscano è parte di una delle più importanti ciclabili europee (Euro Velo 7 da Capo Nord a Malta per 7.400 km complessivi). In Toscana il tracciato si articola su tratte che, ognuna con caratteristiche diverse, rappresentano importanti infrastrutture di mobilità turistica, ma anche occasioni per favorire la mobilità locale sostenibile in aree molto antropizzate e ad altissima densità di traffico veicolare. Le tratte toscane sono in avanzato stadio di attuazione e la conclusione di tutte le opere è prevista entro giugno 2026

 

​Il Sistema integrato Ciclovia dell’Arno - Sentiero della Bonifica sarà un percorso ciclopedonale lungo il Fiume Arno, dalla sorgente sul Monte Falterona alla foce a Marina di Pisa, integrato con il Sentiero della Bonifica, esistente, e di collegamento con il territorio aretino e senese lungo il Canale Maestro della Chiana. Il Sistema integrato ha una lunghezza di circa 360 km e una volta concluso riguarderà circa 510 km, considerando anche i collegamenti a pettine con centri abitati, stazioni, hub intermodali e punti di interesse storico naturalistici. Il Sistema integrato intercetta importanti itinerari ciclabili di interesse regionale e nazionale (rete Bicitalia) e di livello internazionale (rete Eurovelo), quali la Ciclovia Tirrenica, la Ciclovia Lucca-Pontedera, la Francigena ciclabile – Eurovelo 5, la Ciclovia del Sole Verona-Firenze, la Ciclovia dei due mari, la Ciclovia interregionale del Tevere. Lo stesso Sistema integrato fa parte della rete Bicitalia e nel tratto compreso tra Firenze e Chiusi della rete Eurovelo (Eurovelo 7 - Sun Route).

Al giugno 2024 è stato realizzato circa il 68% (245 km) dell’itinerario; il 23% (83 km) è in fase di realizzazione e per il restante 9% è stata avviata la progettazione

Ciclomobilità aretina

La ciclomobilità aretina si stà sviluppando ad una velocità oggi decisamente visibile

​

Le immagini mostrano, in ordine:

​

le dimensioni della ciclomobilità nel Comune di Arezzo

​

la ciclomobilità extraurbana

​

la ciclomobilità urbana

bottom of page